Donna pensierosa con piatto vuoto e frutta, simbolo della fame continua e del rapporto complesso con il cibo – cause e rimedi per chi ha sempre fame

Perché ho sempre fame? Tutte le cause e cosa fare per placarla

Perché ho sempre fame? Tutte le cause e cosa fare per placarla

Introduzione

Capita spesso di chiedersi: “perché ho sempre fame, anche dopo aver appena mangiato?”. Questa sensazione di fame continua può generare disagio, frustrazione, e persino ansia. Ma avere sempre fame non è per forza un segnale negativo: può dipendere da tantissimi fattori, sia fisici che psicologici, e in molti casi ha spiegazioni semplici e risolvibili.

In questo articolo esploreremo tutte le cause della fame continua, da quelle alimentari a quelle emotive, e vedremo cosa fare per non avere sempre fame, con rimedi pratici e consigli.

Perché si ha sempre fame? Le cause più comuni

Le cause della fame continua possono essere numerose e variare da individuo a individuo. La sensazione continua di fame non è sempre legata al bisogno reale di cibo, ma può dipendere da cause fisiologiche, psicologiche, ormonali, alimentari o patologiche.

Capire perché si ha sempre fame è fondamentale per poter trovare un equilibrio. In questa sezione analizzeremo le cause più comuni della fame eccessiva, aiutandoti a distinguere tra fame insaziabile e segnali normali del corpo.

Cercheremo di esplorare da quali cause dipende il continuo senso di fame, e perché a volte, anche dopo aver mangiato, si ha ancora fame.

Temi di soffrire di un disturbo alimentare?

Sensazione di fame dopo aver mangiato: cosa significa?

Se il pasto è stato povero di proteine, fibre o grassi buoni, può capitare di sentire fame dopo aver mangiato. Ma non è necessariamente l’unica causa di questo fenomeno.

I carboidrati raffinati e gli zuccheri semplici provocano un rapido aumento della glicemia, seguito da un calo che risveglia l’appetito, portando spesso a sperimentare fame dopo cena o dopo 2 ore dal pasto.

Anche mangiare troppo in fretta può confondere i segnali di sazietà: il cervello ha bisogno di tempo per registrare che si è sazi.

Inoltre, bere acqua può aiutare a distinguere la sete dalla fame, poiché la disidratazione leggera può ingannare i segnali corporei.

Non è sempre necessario controllare strettamente l’alimentazione: a volte questa sensazione di fame continua è un segnale che abbiamo perso confidenza con i nostri stati interni di fame e sazietà. Il pasto potrebbe essere stato effettivamente poco soddisfacente oppure potremmo venire da un periodo di restrizione che ha alterato la nostra risposta corporea.

In ottica di intuitive eating, è importante ascoltare e rispettare i segnali del corpo, anche quando non sembrano logici. Fidarsi di questi segnali è il primo passo per ristabilire un equilibrio alimentare duraturo.

Fame eccessiva: può essere una malattia?

In alcuni casi, avere sempre fame può essere il sintomo di una condizione medica sottostante. Le principali cause della fame insaziabile includono disfunzioni metaboliche e ormonali come diabete, ipoglicemia, ipertiroidismo e squilibri ormonali.

Tuttavia, è importante ricordare che la fame continua può anche avere radici psicologiche, specialmente nei casi di disturbi del comportamento alimentare come la bulimia o il binge eating, dove emerge un desiderio insaziabile di cibo anche senza un reale bisogno fisico.

In questi casi, la fame non è semplicemente un problema da risolvere con la dieta, ma un messaggio da ascoltare e comprendere. Se ti ritrovi in questa descrizione, può essere utile chiedere supporto a uno psicologo per disturbi alimentari, per esplorare le origini profonde di questa sensazione costante di fame.

Fame e ormoni: sonno, ciclo, menopausa

Dormire poco altera la grelina e la leptina, gli ormoni della fame e della sazietà, favorendo la fame. Questa condizione può portare ad avere episodi di sonnolenza e fame continua.

Durante il ciclo mestruale o la menopausa, i cambiamenti ormonali possono portare ad avere sempre fame o a una maggiore voglia di dolci.

La risposta è spesso legata al calo degli estrogeni, che influiscono sulla regolazione dell’appetito.

Approfondisci il tema della fame durante il ciclo.

Fame eccessiva e stanchezza

Stanchezza e fame continua vanno spesso a braccetto. Quando il corpo è affaticato, cerca fonti di energia immediata — in particolare carboidrati semplici — per compensare il calo di vitalità. Questa risposta è in parte ormonale: la fatica può alterare i livelli di cortisolo e grelina, aumentando l’appetito, soprattutto per i cibi più calorici.

Ma non è solo questione di “voglia di zuccheri”. In alcuni casi, la stanchezza persistente può essere un segnale di malnutrizione latente: non necessariamente una carenza calorica, ma uno squilibrio nei nutrienti essenziali come ferro, vitamina B12, magnesio o proteine. Una dieta monotona, sbilanciata o troppo restrittiva può infatti compromettere i livelli di energia, generare debolezza e accentuare la percezione della fame.

Anche uno stile di vita sedentario contribuisce al problema: riduce la sensibilità insulinica e può alterare il ritmo fame-sazietà, generando un ciclo in cui ci si sente spossati e affamati, ma si continua a mangiare senza sentirsi davvero energici.

In questi casi, la fame è spesso una richiesta del corpo di nutrizione funzionale, più che di quantità: serve migliorare la qualità dell’alimentazione, non aumentare le porzioni.

Fame continua: cause psicologiche

Fame nervosa o fame emotiva si verificano quando si mangia per noia, ansia, tristezza o stress. In questi casi, il cibo viene utilizzato come regolatore emotivo: serve a sedare, calmare o distrarre da sensazioni interne spiacevoli. Questo può dare origine a circoli viziosi in cui si mangia per gestire l’emozione, poi ci si sente in colpa, e la tensione emotiva riparte, alimentando una nuova voglia di cibo.

Si parla anche di ossessione per il cibo o “food noise” quando la mente è costantemente occupata da pensieri sul cibo, su cosa mangiare o su quanto si sta mangiando. Questo accade spesso quando si è in restrizione cognitiva: si cerca cioè di controllare razionalmente l’alimentazione, ignorando i segnali naturali del corpo. Il risultato? Un continuo dialogo interno fatto di divieti, concessioni e pensieri compulsivi legati al cibo.

In molti casi, la fame non è una questione fisiologica, ma un’espressione di bisogni emotivi o una difficoltà a gestire stress e ansie. Si può arrivare ad avere sempre fame psicologica, con un desiderio insaziabile di cibo che non si placa nemmeno dopo un pasto abbondante. In questi casi, è importante smettere di colpevolizzarsi e iniziare a esplorare il proprio rapporto con il cibo.

Voglio dimagrire ma ho sempre fame: cosa posso fare?

A volte la fame continua nasce proprio da regimi alimentari troppo restrittivi, che mandano il corpo in allerta e alimentano un’ossessione per il cibo.

La frustrazione di non riuscire a stare a dieta perché si ha sempre fame è comprensibile: da un lato ti dici “devo dimagrire”, dall’altro ogni tentativo di controllo sembra peggiorare le cose.

Invece di focalizzarti solo sul peso, prova a considerare il tuo benessere complessivo: esistono strategie più sostenibili e gentili per gestire la fame e ritrovare equilibrio. Una vera dieta per chi ha sempre fame non si basa su privazioni, ma su nutrimento, soddisfazione e ascolto dei segnali corporei.

Non sei tu il problema: è il modello rigido che spesso non funziona. Prova a partire dall’ascolto e dalla fiducia nel tuo corpo. A volte può essere utile consultare un professionista per capire che rapporto abbiamo con il cibo e con il corpo e come questo influenza le nostre giornate.

La chiave non è eliminare la fame, ma risponderle con rispetto. Approfondisci anche il tema abbuffarsi di cibo.

Cosa mangiare quando si ha sempre fame?

In ottica di intuitive eating, il punto non è tanto controllare la fame, quanto risponderle con curiosità e rispetto. Se senti di avere sempre fame, potresti domandarti: sto mangiando abbastanza? Mi sento davvero nutrito? O sto cercando di limitare troppo e il mio corpo protesta?

Non si tratta di seguire una lista rigida di cibi giusti o sbagliati, ma piuttosto di scegliere ciò che ti fa sentire davvero appagato e sostenuto.

In molti casi, scegliere alimenti che combinano proteine e fibre (come legumi, verdure, uova, yogurt greco), grassi buoni (olio EVO, avocado, frutta secca), cibi caldi e profumati, e soprattutto alimenti che ami davvero, può aiutare a ritrovare equilibrio e soddisfazione.

Questo non è un elenco prescrittivo, ma solo un invito a esplorare: che tipo di alimenti ti fanno sentire nutrito, presente, sazio?

Anche l’idratazione gioca un ruolo importante: bere acqua regolarmente può aiutare a distinguere meglio i segnali di fame reale da quelli legati a disidratazione.

In definitiva, una vera dieta per chi ha sempre fame è quella che tiene conto del corpo, ma anche del piacere e della libertà di scelta.

Come placare o ridurre la fame continua? I rimedi efficaci

La fame continua è un fenomeno complesso, che può dipendere da tanti fattori diversi. Non esiste una risposta unica su come farsi passare la fame, né una strategia che funzioni per tutti. In alcuni casi, la causa può essere fisica (come un’alimentazione insufficiente o sbilanciata), in altri può derivare da una lunga storia di restrizioni alimentari o dall’utilizzo del cibo come regolatore emotivo.

Quando ci si chiede come placare la fame, è utile spostare lo sguardo dal controllo al dialogo con il corpo. Le soluzioni più efficaci sono quelle che rispettano i segnali di fame e sazietà, e che non alimentano il conflitto interno.

Ecco alcuni spunti che possono aiutare, sempre in un’ottica di ascolto e non di rigida strategia:

  • Stabilire un ritmo regolare nei pasti
  • Mangiare con consapevolezza e attenzione
  • Riconoscere il ruolo delle emozioni nella fame
  • Creare un contesto alimentare sereno e non giudicante

Per capire come ridurre la fame ricorda che non esiste una formula magica. Ognuno ha una storia unica, e il percorso passa anche dal concedersi libertà, piacere e fiducia. In questi casi, l’aiuto di un professionista in salute alimentare può essere la chiave di volta per esplorare con gentilezza questi aspetti.

Quando la fame continua è segnale di un’altra condizione

Fame e attività fisica

Se hai iniziato da poco ad andare in palestra, tieni presente che quando ti alleni il corpo consuma più energia e la fame può aumentare. Non serve necessariamente controllarla, ma ascoltarla.

Tuttavia, se questa sensazione diventa un pensiero costante, una sorta di rumore di fondo che accompagna le giornate, può essere utile fermarsi e riflettere. A volte può significare che non ci stiamo nutrendo a sufficienza in rapporto al nostro fabbisogno aumentato, oppure che stiamo vivendo l’alimentazione con colpa o restrizione.

In questi casi, può essere utile parlarne con un professionista per esplorare il proprio rapporto con il cibo e con il corpo.

Fame dopo anoressia

L’“extreme hunger dopo anoressia” è un fenomeno fisiologico che necessita un approfondimento a sé stante. Il corpo in recupero ha bisogno di più cibo e questo può creare sensazioni contrastanti, come colpa o paura di perdere il controllo.

Per approfondire, leggi di più sull’ipermetabolismo e la rialimentazione.

Fame in momenti specifici della giornata

  • Fame al risveglio: perché la mattina ho sempre fame? In realtà, questo è un buon segno: significa che il metabolismo è attivo e che probabilmente il corpo ha digerito bene il pasto serale. Se però questa fame è associata a urgenza o ansia, potrebbe essere utile rivedere la qualità del pasto serale o la distribuzione dei nutrienti nella giornata.
  • Fame nel pomeriggio o la sera: a volte è legata a pasti precedenti troppo leggeri, ma spesso anche alla stanchezza o al bisogno di conforto dopo una giornata impegnativa. In questi momenti il cibo può diventare un rifugio emotivo. Non serve colpevolizzarsi, ma chiedersi di cosa si ha davvero bisogno.
  • Fame di notte: potrebbe essere un segnale di ritmo alterato, o un effetto di diete restrittive che portano il corpo a “recuperare” la sera tardi. In alcuni casi può indicare una sindrome da alimentazione notturna, ma più spesso è solo un messaggio che va ascoltato, non soppresso.

Quando preoccuparsi? Quando rivolgersi a uno specialista

Cosa significa avere sempre fame? Non sentirsi mai sazi può portare a frustrazione e senso di colpa. Però, avere continuamente fame può essere il segnale di uno squilibrio più ampio.

In molti casi, può dipendere da una restrizione alimentare non riconosciuta, oppure dall’uso del cibo per regolare emozioni difficili.

Anche lo stato emotivo, il contesto di vita, le abitudini quotidiane e il modo in cui ci relazioniamo con il cibo influiscono fortemente.

Quindi cosa vuol dire avere sempre fame? Talvolta significa solo che non ci stiamo nutrendo in modo sufficiente o che stiamo vivendo un conflitto interno con il cibo.

Avere fame in continuazione non è un errore, ma un messaggio. Comprenderlo richiede ascolto e, a volte, anche il supporto di un professionista esperto.

Se la fame continua:

  • Interferisce con la qualità della vita
  • È accompagnata da sintomi strani (es. dimagrimento improvviso, sete intensa)
  • Genera ansia, abbuffate, sensi di colpa
  • Diventa un pensiero fisso, una preoccupazione ricorrente

… allora può valere la pena fermarsi e chiedersi con curiosità e gentilezza: sto vivendo un momento in cui il mio corpo ha più bisogno di nutrimento? Sto affrontando emozioni che magari esprimo attraverso il cibo?

A volte queste domande ci aiutano a capire che non si tratta di debolezza, ma di segnali del corpo e della mente che meritano ascolto.

In questi casi, fare un test per disturbi alimentari o confrontarsi con un professionista esperto può essere un passo importante per comprendersi meglio, superare il senso di colpa e trovare risposte più adatte alla propria storia.

 

Conclusione: Avere sempre fame non è un errore, ma un segnale. Ascoltarlo è il primo passo per ritrovare benessere.

Temi di soffrire di un disturbo alimentare?

 

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Gruppo variegato di persone che celebrano l'accettazione di sé e la diversità corporea in un ambiente soleggiato
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